Premesso : Che a breve distanza dal centro si trova la centrale idrometrica, un manufatto e un capolavoro di ingegneria idraulica unico nel suo genere (il solo esistente in Europa di queste dimensioni). Santhià si trova infatti al centro di un’importante rete di canali, che, attingendo le acque dalla Dora Baltea e dal Po, si diramano nelle campagne fornendo acqua per l’irrigazione dei campi e creando energia elettrica tramite diverse centrali idroelettriche. Con l’entrata in funzione del Canale Cavour, inaugurato nel 1866, e delle sue successive diramazioni, si fece pressante la necessità di regolare la quantità di acqua destinata ai vari canali in modo da evitare liti tra l’ente erogatore e gli utenti o tra gli utenti stessi. La stazione idrometrica fu quindi realizzata per misurare le portate dei diversi canali, in modo da poter regolare e distribuirel’acqua evitando controversie. Tuttavia la stazione funzionò soltanto per un breve periodo di tempo; il suo scarso utilizzo fu principalmente dovuto alla difficoltà di poter simulare in loco la portata di “bocche d’acqua” esistenti altrove, non essendo possibile riprodurre tutte le condizioni presenti sulla rete dei canali. A ciò si aggiunse il malfunzionamento di alcune parti meccaniche, a causa del deposito del limo contenuto nell’acqua della Dora Baltea (che alimenta il Naviglio d’Ivrea). L’elegante e raffinata palazzina della centrale è costruita sulla sponda destra del Naviglio di Ivrea, in una zona non compromessa da edificazioni recenti; pertanto l’edificio può ammirarsi in tutta la sua raffinata architettura. Esso ospitava gli ingegneri che ivi lavoravano e studiavano. Dal punto di vista architettonico si presenta come un tipico esempio di architettura industriale di inizio XX secolo, con influenze liberty ed eclettiche. La palazzina è affiancata da un’elegante torretta, su tre livelli, sempre costruita secondo lo stile di fine secolo, che ospita il vano scale. Oggi la struttura versa in condizioni di degrado e abbandono: attualmente risultano infatti inaccessibili le parti interne, per ragioni di sicurezza. (Riferimenti bibliografici: Santhià, un borgo ricco di storia e testimonianze),
Interrogazione in merito alla Stazione Idrometrica